Cheratocono
Insieme alla
  Degnererazione Marginale Pellucida , rientra tra le patologie rare, causando una progressiva diminuzione della qualità visiva. Solitamente l'insorgenza avviene durante il periodo della pubertà, divenendo spesso bilaterale (in entrambi gli occhi).
Diagnosi
La diagnosi del cheratocono spetta unicamente al
  medico oculista che dopo un'attenta analisi dei sintomi oggettivi e soggettivi, associati a numerosi esami strumentali consiglia la soluzione più adatta.
Dal 2005 in Italia, è possibile eseguire il
  Cross-Linking   il quale mediante l'irradiazione di raggi ultravioletti, irrigidisce la struttura corneale evitando il peggioramento che potrebbe evolvere fino a circa 40 - 50 anni. È utile sapere che questo intervento non mira a ristabilire la geometria della cornea migliorando la qualità visiva, ma ad arrestare l'evoluzione della patologia.
Il primo mezzo di correzione resta sicuramente la
  lente a contatto rigida gaspermeabile (RGP) , che grazie alla sua struttura rigida e alla lacrima che si deposita tra essa e la cornea, riesce a sfericizzare e a regolarizzare la superficie, eliminando di conseguenza tutte le irregolarità esterne. Tutte le applicazioni di lenti a contatto devono   garantire una buona qualità visiva e il rispetto dei tessuti oculari . Una lente applicata male o se deteriorata dal tempo, può causare degenerazioni irreversibili del tessuto oculare e/o il peggioramento della malattia. Fondamentali restano i   controlli periodici dal contattologo e dal medico oculista.
Chiama Ora  
Esistono altri metodi di correzione:
  • lenti sclerali;
  • lenti minisclerali;
  • lenti sclerali a calco con sistema brevettato EyeprintPRO;
  • lenti morbide spessorate, 
  • lenti gemellate (RGP più morbida).
  • Cheratocono

    Insieme alla Degnererazione Marginale Pellucida, rientra tra le patologie rare, causando una progressiva diminuzione della qualità visiva. Solitamente l'insorgenza avviene durante il periodo della pubertà, divenendo spesso bilaterale (in entrambi gli occhi).

    Diagnosi

    La diagnosi del cheratocono spetta unicamente al medico oculista che dopo un'attenta analisi dei sintomi oggettivi e soggettivi, associati a numerosi esami strumentali consiglia la soluzione più adatta.

    Dal 2005 in Italia, è possibile eseguire il Cross-Linking il quale mediante l'irradiazione di raggi ultravioletti, irrigidisce la struttura corneale evitando il peggioramento che potrebbe evolvere fino a circa 40 - 50 anni. È utile sapere che questo intervento non mira a ristabilire la geometria della cornea migliorando la qualità visiva, ma ad arrestare l'evoluzione della patologia.
    Il primo mezzo di correzione resta sicuramente la lente a contatto rigida gaspermeabile (RGP), che grazie alla sua struttura rigida e alla lacrima che si deposita tra essa e la cornea, riesce a sfericizzare e a regolarizzare la superficie, eliminando di conseguenza tutte le irregolarità esterne. Tutte le applicazioni di lenti a contatto devono garantire una buona qualità visiva e il rispetto dei tessuti oculari. Una lente applicata male o se deteriorata dal tempo, può causare degenerazioni irreversibili del tessuto oculare e/o il peggioramento della malattia. Fondamentali restano i controlli periodici dal contattologo e dal medico oculista.
    Esistono altri metodi di correzione:
    • lenti sclerali;
    • lenti minisclerali;
    • lenti sclerali a calco con sistema brevettato EyeprintPRO;
    • lenti morbide spessorate, 
    • lenti gemellate (RGP più morbida).
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